Vi siete mai domandati quanto ci mette una goccia d’acqua che si scioglie dalle nevi della val Formazza a raggiungere il Lago Maggiore attraversando la val d’Ossola? E la sua gemella, che a poche decine di metri si scioglie in val Bedretto, passando dal Ticino, arriverà prima nelle acque del lago?
Se non siete dei provetti matematici lasciate stare, altrimenti vi perdereste in complicati calcoli pieni di variabili. Se invece amate pedalare in mezzo alla natura, con il percorso cicloturistico di Laghi & Monti Bike potrete compiere lo stesso tragitto delle nostre due gocce attraversando paesaggi ed esperienze indimenticabili. Vi consigliamo di farlo a tappe, perché sono oltre 80 i chilometri che portano dalle sorgenti al confine tra Italia e Svizzera alle rive del Verbano.
L’itinerario sarà reso possibile grazie a un collegamento transfrontaliero finanziato dal programma europeo Interreg Italia-Svizzera. È dedicato, in particolare, agli appassionati di mountain bike e, attualmente, è in via di realizzazione.
Uno degli aspetti affascinanti di Laghi &Monti Bike è quello di poter seguire sui pedali il corso dei due principali affluenti del Lago Maggiore: Toce (in Italia) e Ticino (in Svizzera).
Quando vi trovate agli oltre 2.300 metri del passo San Giacomo sta a voi scegliere. A nord vi aspetta l’elvetica Val Bedretto e poi, se non volete salire verso il Gottardo, la discesa della Valle Leventina vi condurrà sino a Bellinzona, al Piano di Magadino, a Locarno e al Verbano. Se invece voltate le ruote a sud, ecco la Formazza, l’Antigorio, l’Ossola, il lago di Mergozzo, il canneto di Fondotoce e l’impagabile vista del Golfo Borromeo.
Se avete lo spirito del salmone e le gambe di Merckx (o una e-MTB) potete invece risalire la corrente dal lago sino al San Giacomo e scendere dall’altra parte. In entrambi i casi, però, meglio prevedere qualche sosta per godersi un territorio unico e farsi ispirare dal fluire dell’acqua.
1) Se partite da Verbania, dalle rive del lago, la pista ciclabile attraversa la Riserva naturale speciale di Fondotoce. Qui, in mezzo a uno dei canneti più grandi del Verbano, nidificano numerose specie d’uccelli. Un paradiso per il birdwatching, con il golfo Borromeo a far da cornice da un lato e i monti del Parco nazionale della Val Grande dall’altro. Sullo sfondo le nevi perenni delle Pennine che toccano i 4mila metri.
2) Dalle placide acque del canneto saliamo a quelle irruente che, in valle Antigorio, nel corso dei millenni, hanno scavato gli orridi di Uriezzo. Sono canyon che proiettano il visitatore in un ambiente primordiale: rocce levigate in percorsi tortuosi, pozze d’acqua tersa, alternate a rapide e cascate. Un’emozione unica, raggiungibile da Verampio di Crodo, Baceno o Premia.
3) Sua maestà la Cascata del Toce. In val Formazza, i suoi 143 metri di salto hanno provocato lo stupore di letterati, artisti e nobili tra Ottocento e Novecento, conquistandosi l’appellativo di “cascata più bella e poderosa delle Alpi”. Nei mesi estivi, quando è massimo l’afflusso d’acqua, il suo fronte di 60 metri crea un muro d’acqua sublime. Raggiungere i suoi 1.675 metri d’altitudine, affacciarsi dal punto d’osservazione a strapiombo, in una nuvola di vapore tra la scroscio e il turbinio delle acque, è una delle cose da fare almeno una volta nella vita nel Distretto dei Laghi.
Torniamo alla domanda iniziale: a quanto viaggia una goccia d’acqua in un fiume? Anche senza essere dei campioni, partendo con la vostra MTB dalla cascata del Toce, dovreste arrivare al Lago Maggiore prima della nostra goccia. Se il fiume fosse in piena, invece, sarebbe una sfida solo per bikers molto allenati.
In quel caso, agli altri consiglieremmo di visitare un museo sull’acqua.
Abbiamo anche quello nel Distretto Turistico dei Laghi.
Foto: © Alessandro Pirocchi ©Unione Montana Alta Ossola