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Arte, Cultura e Fede
18 Lug 2024 - 12 Gen 2025

DOMODOSSOLA - Mostra: I tempi del Bello. Tra mondo classico, Guido Reni e Magritte

I tempi del Bello. Tra mondo classico, Guido Reni e Magritte è il titolo della nuova grande mostra ospitata dai Musei civici “Gian Giacomo Galletti” in Palazzo San Francesco a Domodossola dal 18 luglio al 12 gennaio 2025.

Leopardi individua il “Tempo de Bello” nella Grecia del V secolo a.C., quando artisti come Fidia, Mirone e Policleto interpretavano il concetto di bellezza come frutto di un equilibrio di valori estetici ed etici, espresso dal termine kalokagathìa. All’interno della suggestiva cornice di Palazzo San Francesco dipinti e sculture in marmo e bronzo, provenienti da importanti musei italiani e prestigiose collezioni private, raccontano i vari “Tempi del Bello”, ovvero la ricerca, sulla scorta dei modelli classici, di un connubio di bellezza formale e valori spirituali, che attraversa la storia dell’arte, adattandosi alle esigenze culturali di ogni epoca. 
Il percorso espositivo associa brani di scultura classica, provenienti da musei romani, a dipinti e sculture di epoca moderna in un continuo rimando tra l’Antico e il presente. Il visitatore è invitato a meditare su come la cultura classica a distanza di secoli ritorni con citazioni, omaggi e riferimenti fino nella produzione degli artisti del XX secolo. 
Sono esposte varie sculture rinascimentali di piccolo formato che documentano il gusto del collezionismo e la passione per l’Antico sviluppatesi in particolare dopo le scoperte archeologiche di primo Cinquecento; queste opere dimostrano le tendenze figurative rinascimentali verso alcuni soggetti molto ricercati che rimandano alla Roma classica. 
Segue un gruppo di artisti dal Seicento in poi i quali, in maniera diversa, hanno subito il fascino della classicità. Sono presenti Ludovico Carracci, Guido Reni, Luca Giordano, Rubens fino al pittore del gran tour, Pompeo Batoni. Leopardi stesso riconosceva in Antonio Canova l’artista che meglio incarna nelle proprie opere il connubio di bellezza e nobili sentimenti volto a raggiungere il bello ideale. Il Ritratto di Paolina Bonaparte (Museo Napoleonico di Roma) raffigura il volto perfetto della sorella di Napoleone come Venere Vincitrice, esempio di come la celebrazione del passato e l’uso dei temi della mitologia classica si pongano, in questo caso, al servizio del potere, assumendo intenti celebrativi e educativi. 
Dopo l’esperienza rivoluzionaria delle Avanguardie che avevano decretato la fine della classicità, nei primi due decenni del Novecento, in seguito ai traumi causati dalla prima guerra mondiale, nel 1924 il critico francese Maurice Rejnal auspicava un ripensamento rispetto alle posizioni anti classiche, sostenendo la necessità di un “Ritorno all’Ordine” che si ravvisa nelle opere di Carrà, Funi, Campigli, Sironi, De Chirico e Magritte che esprimono il desiderio di riaffermare il perenne valore della classicità sulla scorta dell’indirizzo teorico di Margherita Sarfatti. Di questi artisti la mostra offre significativi esempi accostati tra loro e in dialogo con le opere rinascimentali e classiche. Tra tutti si potrà ammirare eccezionalmente l’affascinante capolavoro di Renè Magritte, Rena à la fenệtre del 1937, di collezione privata.

Orari di apertura:

giovedì, venerdì, sabato e domenica

fino al 29/09/2024 10-13 / 15-18

dal 30/09/2024 10-12 / 15-18.

Orari nei giorni festivi, aperture straordinarie e costi su https://museicivicidomodossola.it/visita/.

Veranstaltungsort
Musei Civici G.G. Galletti - Palazzo San Francesco
Telefon
+39 338 5029591
Piazza Ruminelli, 1
28845 - Domodossola (VB)

46.116283076554, 8.2903227798271

46.116283076554, 8.2903227798271