PERCORSO SLOW TREK - Mergozzo/Montorfano
Passeggiata piacevolissima che dai vicoli medievali di Mergozzo porta al suo magnifico lago, per poi proseguire su una antica mulattiera fino alla pregevole chiesa romanica di Montorfano con un panorama unico sul Lago Maggiore.
località di partenza: Mergozzo lungolago (200 m)
località di arrivo: Montorfano (335 m)
dislivello: 150 m circa solo andata
distanza: 3 km solo andata
tempo di percorrenza al netto delle soste: 1 ora solo andata
tipologia di percorso: misto (asfalto, selciata)
segnaletica: cartelli “Sentiero Azzurro”
acqua: fontane in Mergozzo e in Montorfano
periodo consigliato: tutto l’anno
come arrivare: dista 10 km da Gravellona Toce e 10 km da Verbania. In entrambi i casi direzione “Fondotoce”, quindi “Mergozzo”. Parcheggi lungo la SP54. In autobus: fermata Mergozzo della linea 5 Verbania-Domodossola (www.vcotrasporti.it). In treno: stazione ferroviaria di Mergozzo lungo la linea per Domodossola.
informazioni: Distretto Turistico dei Laghi – www.distrettolaghi.it; Ufficio IAT – corso Roma 20, Mergozzo - tel. +39 (0)323.800935; Comune di Mergozzo – www.comune.mergozzo.vb.it
l’itinerario
Prima di avviarsi lungo la passeggiata che parte dal Lungolago si consiglia di percorrere alcuni dei vicoli interni di Mergozzo che dipartono dalla chiesa dell’Assunta del XVII secolo, caratterizzata da un grande impianto quasi incastrato tra gli stretti vicoli, con una solenne scalinata che anticipa il portico ed affiancata da un porticato che ripara una Via Crucis del XIX secolo. Poco distante si trova la bella chiesa di Santa Marta, in un puro romanico del XII secolo (fontana), a due passi dall’area del Lungolago.
Il lungolago offre panchine e ampi spazi pedonali, oltre ad un olmo che sembra avere ben cinque secoli di vita! Ponendosi di fronte all’acqua si va verso destra fino ad imboccare Via Borzoni (cartello marrone “Sentiero Azzurro”) e poi subito a sinistra. Quindi si imbocca la scalinata selciata in salita. In cima alla scalinata si prende a sinistra per via Maffioli arrivando all’Oratorio di Santa Elisabetta del 1623 (fontana). Dietro l’oratorio si prende per un momento a sinistra per via Nostrani per poi imboccare subito dopo via Montorfano a destra, in salita lungo larghi e profondi gradini (cartelli “Sentiero Azzurro”). Si passa quindi su asfalto procedendo in salita in mezzo alle villette per diventare sterrata con un dedalo di segni (cartelli, segni bianco/rossi, bolli blu, frecce gialle). Quando il tracciato diventa finalmente una vera selciata non si hanno più dubbi e si procede in ombra affiancati da muretti a secco. Dopo una salita si raccorda su una selciata un po’ più ampia e si prosegue a sinistra (cartelli) e subito dopo di nuovo a sinistra in leggera discesa che porta all’affaccio sul lago di Mergozzo, con panchine e fontane.
Il sentiero percorre il versante nord del monte Montorfano, alto appena 794 metri ma che ha la peculiarità di essere un unico blocco di granito bianco, cosa che spiega la presenza di diverse cave poiché da secoli esso viene estratto. Granito bianco di Montorfano è stato usato anche per le colonne di San Paolo Fuori le Mura, a Roma.
Il percorso si snoda piacevole con andamento graduale, quasi sempre a vista sulle acque del lago. Con una salita più netta si arriva ad una strada asfaltata.
Se si intende tornare con il treno e non a piedi si deve andare a destra, in discesa, arrivando alla stazione ferroviaria Verbania-Pallanza.
Si prende la strada asfaltata a sinistra, in salita, passando davanti al piccolo cimitero e arrivando ad un parcheggio. Si segue la sterrata a destra che porta ai prati che anticipano la bellissima chiesa romanica di San Giovanni di Montorfano (fontana e tavolini) che sorge isolata in tutta la sua purezza architettonica.
Risalente ai secoli XI-XII, sorge sui resti di un edificio religioso del IX secolo, ma recenti scavi han portato alla luce resti di una chiesa ben più antica dei secoli V-VI. La si trova aperta in orario di Messa.
Dopo la visita della suggestiva chiesetta si sale in mezzo alle abitazioni del paese fino a confluire in un passaggio delimitato da pietre deviando verso la pista erbosa sulla sinistra che sale fino al belvedere sul Lago Maggiore. Il ritorno avviene sulla medesima via dell’andata.
per saperne di più
Lago o golfo?
Il Lago di Mergozzo era già abitato nell’antichità e i reperti ritrovati risalgono fino al 6000 a.C. Ma all’epoca era un golfo facente parte del Lago Maggiore. Solo nel XV secolo è diventato un lago a sé stante e la “colpa” sarebbe del fiume Toce che, poco alla volta, avrebbe portato così tanti detriti da creare lo sbarramento che oggi divide i due laghi.
Museo Archeologico e Ecomuseo del Granito
Situato in via Roma 8, a Mergozzo, presenta una raccolta di reperti offrendo in due piani una carrellata della storia locale che spazia dalla preistoria all’epoca romana. In una delle sale viene invece descritta la storia del granito e dei metodi di lavorazione (www.ecomuseogranitomontorfano.it). Poco distante, nella frazione Candoglia, la cava di marmo utilizzato per la costruzione e la manutenzione del Duomo di Milano.
consigli per i baby escursionisti
Passeggiata molto semplice ma per la caratteristica del fondo non accessibile ai passeggini.
Realizzatori del percorso: Franco Voglino, Annalisa Porporato e Nora Voglino
Autori dei testi: Franco Voglino, Annalisa Porporato
45.960353887492, 8.449022769928
45.960353887492, 8.449022769928
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