Festival Teatro sull’Acqua 2024: nomi internazionali e partecipazione della comunità locale, dal 3 all'8 settembre ad Arona
Il festival sull’acqua 2024 è stato immaginato dalla direttrice artistica Dacia Maraini come un incontro tra artisti di fama nazionale e internazionale, la generazione emergente del teatro italiano e la partecipazione attiva della comunità locale alla produzione artistica.
E’ il senso più profondo di Act, di una comunità teatrale che con le sue onde si propaga oltre i confini della città, e nella città porta elementi nuovi che ne ampliano i legami e le relazioni.
L’illustrazione di Andrea Tarella, manifesto del Festival 2024, racconta le suggestioni della nuova produzione e la bellezza stessa del lago, dei suoi misteri, delle sue storie. Una di queste è dunque il progetto di dialogo artistico tra acqua e teatro che vedrà la messa in scena, sul lagoscenico di piazza del Popolo, di “RANOTTE - La fiaba del lago”, testo di Alberto Fumagalli e regia di Ludovica D’Auria. Il progetto sarà co-prodotto con la compagnia Les Moustaches vincitori nel 2023 del premio Iceberg di Hystrio come miglior compagnia under 35 italiana. Accanto ai professionisti, anche il coinvolgimento di artisti e comparse locali e degli immancabili remattori.
Un altro momento di partecipazione della comunità teatrale, sarà con “COSTELLAZIONE ARONA”, da giovedì 5 a domenica 8 settembre alle 19 alle Antiche Mura di lungolago Marconi. Tratto dal testo “La Centaura” scritto da Dacia Maraini per Arona, viene messo in scena dalla compagnia Progetto Rescue, regia Camilla Sandri Bellezza e Vicente Cabrera.
Novità nel cartellone del Festival
Martedì 3 settembre alle 21 a Villa Usellini. Ingresso a offerta libera. “Usellini, il pittore dei sogni”. “Usellini, il pittore dei sogni” è il nuovo regalo di Dacia Marini ad Arona Città Teatro. Una suggestione nata durante la scorsa edizione del Festival sull’Acqua, che ha preso forma in questi mesi. La drammaturgia è firmata dalle direttrice artistica del Festival, Dacia Maraini con Maria Giustina Laurenzi che ne cura anche la regia, nei panni di Gianfilippo Usellini l’attore novarese Mariano Arenella, con lui i giovani attori del laboratorio My Fermi. Un giovane Usellini torna nella sua villa di Arona dove ha trascorso le vacanze di tutta una vita. E’ lo stesso ragazzo che ritroviamo nel racconto di anni lontani quando la sua passione per la pittura sarebbe diventata una vera professione. Quando i suoi quadri venivano mostrati nelle più importanti esposizioni italiane ed europee. I suoi temi preferiti erano “biblioteche, portici, cortili, suore, preti, bambini, cardinali, giudici, sirene, cani, gatti , innamorati”...tutto e tutti, diceva lui stesso perché “sono l’immagine dell’uomo d’oggi”. E tutto questo veniva rappresentato con uno sguardo sempre ironico, con un’essenza metafisica che mette la realtà come dentro un palcoscenico immaginario che ne amplifica il significato.
Tra le novità del Festival, anche lo spettacolo “Requiem per un burattino” in scena il 6 settembre alle 21 nell’Aula Magna del Comune di Arona. Ingresso a offerta libera. Conosciamo tutti la storia di Pinocchio, tutti proviamo compassione per un ragazzino che nelle difficoltà ha sempre trovato un supporto in Geppetto, nella Fata Turchina e non solo. Pochi invece provano a mettersi nei panni di Lucignolo, l’amico mingherlino, vivace e abbandonato a sé stesso. "Requiem per un burattino", della Scugnizzeria di Scampia, è uno spettacolo dedicato a tutti i Lucignolo del mondo. Una narrazione vissuta attraverso le parole di chi, apparentemente, Lucignolo ce l’aveva a cuore. Dal Paese dei Balocchi a Scampia. Regia collettiva, testo di Luca Arenella, Rosario Esposito la Rossa, Vincenzo Fortunato e Rosanna Marotta con Luca Arenella, Emanuele Aruta,Lucia Cioffi, Rosanna Marotta e Miriana Pennacchio.
Per il teatro di strada, invece, tornano anche gli amici di Claps con «Io, Te e Pasquale» in un’anteprima del Festival sabato 31 agosto alle 18.30 al teatrocondominio La Fornace. Uno spettacolo ambientato in un mondo contemporaneo frenetico. Attraverso gag divertenti e interazioni esilaranti, i tre attori principali incarnano una varietà di personaggi che rappresentano le molte sfaccettature della frenesia moderna. Il caos della vita contemporanea, sempre in movimento e incapace di rallentare, viene portato sul palco con un mix di comicità e riflessione. Momenti di pause significative e tocchi di saggezza invitano il pubblico a riflettere sull'uso del tempo, l'importanza di fermarsi e la ricerca di un equilibrio tra la frenesia moderna e la tranquillità interiore. Una visione divertente e profonda della nostra esistenza moderna, invitando gli spettatori a ridefinire il loro rapporto con il tempo, con Maurizio Mora, Alessio Calì, Pasquale Di Palma. Ingresso a offerta libera.
Teatro in villa e non solo
Nuovi luoghi si aprono al teatro.
Giovedì 5 settembre alle 21 nel quadriportico della chiesa Natività di Maria Vergine (in caso di pioggia al teatro San Carlo) la compagnia ucraina Dekrù, erede spirituale di Marcel Marceau, porta in scena lo spettacolo “ANIME LEGGERE” scritto e diretto dalla regista Liubov Cherepakhina.
Sabato 7 settembre alle 20.15 Villa Usellini ospiterà “DARWIN INCONSOLABILE. UN PEZZO PER ANIME IN PENA” di Lucia Calamaro.
In Villa Ponti sabato 7 settembre e domenica 8 alle 17 “Così è se vi pare” di Luigi Pirandello diventa “COSI’...VI PARE” di Riccardo Caporossi.
Scimone e Sframeli portano il premio Ubu “IL CORTILE”, a Villa Usellini domenica 8 settembre alle 21.15.
Teatro sulla Barcascenica Pinta
La Barcascenica Pinta accoglie un amico del festival, lo scrittore Alessandro Barbaglia, accompagnato dal cantautore Andrea Fabiano, con “STORIE VERE AL 97%”. Tutte le storie dicono di essere vere, ma queste sono più sincere: quelle raccontate da Alessandro Barbaglia sono storie vere al 97% che riguardano personaggi famosi o fatti celebri.. E il resto? Il resto è meraviglia, immaginazione, stupore.
Sabato 7 settembre si salpa da lungolago Nassirya alle 16, alle 17 con due viaggi dedicati ai bambini e per la prima volta anche in notturna alle 21 con una navigazione pensata per gli adulti.
Domenica 8 settembre, invece, con imbarco alle 16, alle 17 e alle 18 “PRIMA O POI L’AMORE ARRIVA” con Riccardo Pumpo e Ilaria Longo. L’amore per un noi, l’amore per la poesia, l’amore per la vita. Uno spettacolo comico e ironico sulla poesia e le sue sfumature d'amore.
Teatro di strada
“TUTTI IN VALIGIA” di Luigi Ciotta animerà piazza del Popolo il 6, 7 e 8 settembre alle 18.30.
Uno spettacolo che porta indietro nel tempo: un albergo immaginario, pieno di clienti carichi di vecchie valigie. Sono gli anni ’30, la musica accompagna un simpatico facchino nella sua travolgente lotta contro il caos. Tra teatro fisico, clown e abilità circensi Luigi Ciotta con la sua semplicità coinvolge e gioca con il pubblico dando vita a uno spettacolo dal ritmo incalzante e dai numerosi momenti poetici.
“TIME TO LOOP” è invece il circo contemporaneo di Duo Kaos il 7 e 8 settembre alle 17.30 su lungolago Nassirya. Una storia di movimento, trasformazione e amore dove ogni personaggio, a modo suo, ricerca il suo complementare per riportare il caos all’armonia. Con leggerezza d’animo e slancio romantico entrambi i personaggi cominciano a capire che l’uno non può sostituirsi all’altro, ma che insieme possono creare il loop perfetto.
Teatro nei locali
Teatro alla carta servirà poesie e brevi pièce teatrali: dal 5 all’8 settembre dalle 18.30 alle 21.30 nei bar e nei ristoranti della città di Arona. I titoli de “IL MENU’ DELLA POESIA” scelti alla carta e ordinati ai tavoli, verranno recitati testi resi unici e accattivanti dal rapporto diretto e intimo tra attore e pubblico. Il tavolo diventa palcoscenico e una sedia vuota la possibilità di incontrare autori e autrici che vanno dai grandi classici della letteratura sino alla poesia contemporanea. I titoli sono divisi in categorie per soddisfare tutti i palati: dalle poesie della tradizione a quelle a lume di candela, dalle poesie ironiche e piccantine sino a brani dedicati alle famiglie e ai più piccoli.
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Incontri con gli autori
Teatro e parola. Da sempre il Festival Act sull'acqua unisce le nuove produzioni, gli spettacoli in tournée e gli incontri con gli autori in piazza San Graziano. Dopo aver annunciato l'intenso calendario teatrale, ecco i nomi che animeranno il dibattito culturale con la direttrice artistica Dacia Maraini.
Si inizia martedì 3 settembre alle 18.30 con Vinicio Marchioni, noto attore cinematografico, televisivo e teatrale, alla sua opera prima come scrittore: «Tre notti» è un romanzo di formazione.
Mercoledì 4 settembre un doppio appuntamento: alle 17 Federica Manzon parla di radici e di storia nel suo «Alma».
Alle 18.30 Luca Barbarossa con «Cento storie per cento canzoni»: in un viaggio illustrato nella musica, il cantautore racconta le storie che nascono dietro, attorno, dentro cento canzoni che tutti abbiamo cantato: da Frank Sinatra a Vasco Rossi, da Lucio Battisti a David Bowie, dai Beatles ai Radiohead, da Franco Battiato a Michael Jackson perché «la canzone è quasi tutto, alzi la mano chi non ha almeno una canzone della vita».
Giovedì 5 settembre alle 18.30 Annarosa Mattei presenta «La regina che amava la libertà. Storia di Cristina di Svezia dal Nord Europa alla Roma barocca» con Claudio Strinati che ne ha curato la prefazione.
Venerdì 6 settembre alle 18.30 la Storia entra in maniera potente nella narrazione: la direttrice artistica del festival, Dacia Maraini a dialogo con la direttrice del Salone del libro di Torino Annalena Benini, approfondisce la pagine di «Vita mia»: Maraini è una bambina quando nel 1943 viene internata in un campo di prigionia in Giappone con la sua famiglia.
E’ storia vera anche quella da cui muove i passi «La fabbrica delle ragazze» di Ilaria Rossetti, sabato 7 settembre alle 18.30: durante la Prima guerra mondiale, la fabbrica Sutter & Thévenot sceglie la campagna lombarda per installare, a Castellazzo di Bollate, uno degli stabilimenti dove centinaia di donne giovanissime fanno i turni per rifornire i soldati al fronte. Il 7 giugno 1918 però una grave esplosione investirà la fabbrica causando decine di vittime. Un episodio quasi dimenticato e più che mai attuale di lavoro femminile e morti bianche.
Chiudono la rassegna domenica 8 settembre alle 18.30 Beatrice Benicchi e Filippo Capobianco che presentano i rispettivi esordi «Non per cattiveria» e «Le supernove non fanno rumore / e tu tossisci a teatro?» in un dialogo, ma soprattutto uno spettacolo (in stile Poetry Slam), dove la poesia performativa sarà il mezzo primario per narrare le storie.
Tutti gli appuntamenti sono gratuiti.