MALESCO - Rassegna "Echi del Palcoscenico": La Locandiera

La rassegna "Echi del Palcoscenico" è un'iniziativa che celebra le arti sceniche, cinematografiche e teatrali nel suggestivo borgo di Malesco. Organizzata dalla Pro Loco di Malesco, Finero e Zornasco, in collaborazione con l'Ecomuseo regionale Leuzerie e di Scherpelit, il Festival di Cortometraggi Malescorto e l'associazione Pirates of Rock, si terrà da novembre 2024 a maggio 2025.Il programma offrirà una ricca varietà di eventi, spaziando dalla potenza espressiva del teatro alle coinvolgenti proiezioni cinematografiche, fino a momenti culturali di grande rilievo. L'obiettivo del progetto è valorizzare la storia del Cinema Comunale di Malesco, nato come istituzione scolastica e poi trasformato in teatro negli anni '30, grazie all'influenza di Ettore Romagnoli, rinomato studioso e grecista. La tradizione teatrale di Malesco è fortemente legata all'esperienza di Romagnoli che continua ancora oggi attraverso il gruppo teatrale locale.
In allegato il libretto con tutti gli appuntamenti della rassegna.
Venerdì 30/05/2025 h 20.45 spettacolo teatrale La Locandiera
COMPAGNIA: Vittorio Resta
ATTORI/ATTRICI: Cristian Vicini, Mirco Antonietti, Andrea Storti, Debora Baletta, Andrea Brustia, Edoardo Balassi, Franca Allegri, Romana Scalabrini
REGIA: Marco Mantovani
DURATA: 120 minuti
ENTRATA:
Adulti 10 euro
Dai 4 ai 13 anni: 5 euro
ETA’ CONSIGLIATA: dagli 8 anni
TRAMA:
Mirandolina, astuta e affascinante proprietaria di una locanda, è corteggiata dal Marchese di Forlipopoli e dal Conte d'Albafiorita, che si contendono invano il suo amore. Ma è l'orgoglioso e misogino Cavaliere di Ripafratta, che disprezza le donne, a suscitare in lei una sfida: farlo innamorare. Con astuzia e grazia, Mirandolina riesce a conquistare il Cavaliere, solo per respingerlo alla fine, rivelando che il suo unico scopo era umiliare il suo ego. Infine, decide di sposare Fabrizio, un servo fedele, ma senza mai rinunciare alla sua indipendenza. Goldoni, attraverso i suoi personaggi, offre una riflessione acuta e divertente sui costumi e le relazioni umane del Settecento, con una critica velata alla superficialità e all’ipocrisia della società aristocratica.