VERBANIA Pallanza - Mostra: "Più oltre, più oltre nel nuovo". I viaggi di un artista: Guido Boggiani
"Più oltre, più oltre nel nuovo" - I VIAGGI DI UN ARTISTA: GUIDO BOGGIANI
1 giugno 2024 - 3 novembre 2024 (Orari : 10.00 - 18.00 - chiuso martedì)
Inaugurazione sabato 1 giugno alle ore 11.00
Al Museo del Paesaggio di Verbania la mostra che per la prima volta racconta Guido Boggiani artista con una cinquantina di tele, disegni inediti, documenti, foto. Quattro le sezioni che ripercorrono la sua vita e i suoi
viaggi: dal Lago Maggiore agli anni romani con la crociera con D'Annunzio in Grecia, dalle esplorazioni in Sudamerica a stretto contatto con le popolazioni indigene all'eredità di Boggiani.
Una mostra che per la prima volta indaga l'artista Guido Boggiani, noto pittore, etnologo, esploratore ed antropologo. Sarà allestita dal 1 giugno al 3 novembre 2024 a Palazzo Viani Dugnani del Museo del Paesaggio di
Verbania, sul Lago Maggiore (Piemonte).
"Più oltre, più oltre nel nuovo". I viaggi di un artista: Guido Boggiani a cura di Aurora Scotti con Federica Rabai e Stefano Martinella propone una cinquantina di opere tra tele, disegni, documenti anche inediti e riproduzioni
fotografiche che ripercorrono buona parte del percorso artistico di Boggiani e dei suoi viaggi. L'esposizione sarà accompagnata da una serie di eventi collaterali.
L'artista nasce il 25 settembre 1861 a Omegna sul Lago d'Orta e cresce nella villa di famiglia di Stresa, sul Verbano.
Molto si è detto, e scritto, di Guido Boggiani esploratore tra Paraguay, Brasile e Argentina e in particolare delle sue esperienze a stretto contatto con le popolazioni indigene del Chaco. Il suo spiccato interesse per le scienze antropologiche lo ha portato più volte, dall'età di 26 anni, in America Meridionale; viaggi che hanno profondamente influenzato le sue opere. Poco è stato indagato invece della sua attività pittorica.
Allievo di Filippo Carcano, era già in giovane età un artista affermato, a Milano prima, in particolare con i suoi paesaggi del Lago Maggiore, a Roma poi.
Il trasferimento nella Capitale per ampliare le proprie esperienze dopo i numerosi consensi ricevuti. Durante il soggiorno romano accresce la sua fama e pur rimanendo fedele al rapporto col vero e al tema del paesaggio, Boggiani tesse relazioni con movimenti culturali che miravano al rinnovamento delle arti; in quel contesto la
nascita dell'amicizia con Gabriele D'Annunzio ed Edoardo Scarfoglio.
Il titolo della mostra "Più oltre, più oltre nel nuovo" è proprio una citazione da Maia, il poema di Gabriele D'Annunzio pubblicato nel 1903 dove il Vate ricorda con commozione l'amico Boggiani da poco scomparso; lo definisce un Ulisside, spinto dalla sete di conoscenza ad avventurarsi sempre "più oltre, più oltre nel nuovo".
Con D'Annunzio, Edoardo Scarfoglio, Pasquale Masciantonio e Georges Hérelle, Boggiani condivise la crociera sullo yacht Fantasia, un viaggio per mare in Grecia e nell'Italia Meridionale nell'estate del 1895, al rientro dalla sua prima
esperienza in Sudamerica.
Nel corso della crociera la stesura di un vero e proprio diario di viaggio e di convivenza con gli altri ospiti a bordo.
"Ed ora incomincerà la fatica di raccontare agli amici quanto ho veduto in questi due mesi di viaggio interessantissimo; cosa non tanto facile in verità, poiché molto ho veduto, e moltissime delle cose vedute sono estremamente difficili da descrivere" annotava Boggiani.
Dal 1887 la ripresa delle spedizioni sudamericane dell'artista-esploratore. Nel 1896 realizza proprio nella foresta il suo monumentale trittico Il Pan di Zucchero (1901), oggi della Galleria Giannoni di Novara, in prestito per la mostra verbanese. Sarà il suo ultimo lavoro. Durante un nuovo viaggio nel Chaco paraguayano non darà più notizie
di sé e i resti dell'artista, ucciso con un colpo alla testa, saranno ritrovati solo un anno dopo durante una spedizione appositamente organizzata.
La mostra allestita al Museo del Paesaggio racconta in quattro sezioni le principali tappe del viaggio artistico e tra città e continenti del pittore - esploratore: i paesaggi del lago Maggiore con grandi quadri ad olio ed
affascinanti disegni tra lago e montagna; gli anni romani (dove realizzò anche diversi ritratti) e la Grecia; il Sudamerica con l'imponente Il Pan di Zucchero e disegni ed acquerelli; l'ultima sezione è dedicata all'eredità di
Boggiani, ai suoi studi antropologici, alle foto da lui scattate durante la permanenza a stretto contatto con le popolazioni indigene che vengono accostate ad alcune opere dell'artista.
In esposizione tele della collezione del Museo del Paesaggio e prestiti, schizzi, disegni,documenti, riproduzioni fotografiche di alcuni ritratti di popolazioni sudamericane della Società Geografica Italiana.
Nella collezione del Museo Paesaggio tele di Boggiani con scorci dei dintorni del Lago Maggiore che raccontano un naturalismo lombardo puro. Vennero donate dal fratello dell'artista che sempre rimase legato alla sua terra natale.
Alcune istantanee esposte immortalano il pittore al lavoro nelle selvagge aree sudamericane. Non mancano diplomi, premi e riconoscimenti legati all'artista ed esploratore omegnese.
"Più oltre, più oltre nel nuovo". I viaggi di un artista: Guido Boggiani è organizzata dal Museo del Paesaggio con il sostegno di Comune di Verbania, Regione Piemonte, Fondazione Cariplo, Lions Club Verbania e il patrocinio di
Comune di Omegna, Comune di Stresa, Distretto Turistico dei Laghi e Società Geografica Italiana.
Saranno proposti una serie di eventi collaterali alla mostra, sempre a Palazzo Viani Dugnani:
21 giugno l h.18.30
Incontro con Maurizio Leigheb Guido Boggiani: da artista ad etnologo
5 luglio l h.18.30
Presentazione del libro di Laura Pariani "Selvaggia e aspra e forte" ed incontro con la scrittrice Laura Pariani, autrice del romanzo storico
dedicato proprio all’artista ed etnografo omegnese.
19 luglio l h.18.30
Presentazione documentario di Alberto Caspani Guido Boggiani: un ulisside nel Gran Chaco del Paraguay
7 settembre l h.15
Con Stefano Martinella visita guidata alla mostra e ai depositi del museo alla scoperta di Guido Boggiani
27 settembre l h.18.30
Incontro con Mario Cimini La crociera della Fantasia: D'Annunzio, Boggiani, Hérelle, Scarfoglio
19 ottobre l h.15
Con Stefano Martinella visita guidata alla mostra e ai depositi del museo alla scoperta di Guido Boggiani
19 ottobre l h.15
Con Laura Grassi laboratorio didattico per bambini dai 5 anni dedicato a Guido Boggiani
GUIDO BOGGIANI
Nato ad Omegna nel 1861 da una famiglia novarese di proprietari terrieri, dove possiede una villa, conosce Filippo Carcano, caposcuola del paesaggio naturalistico lombardo, diventandone allievo.
Affermatosi giovanissimo ritraendo paesaggi del Lago Maggiore o di località vicine, conosce a Roma Gabriele D’Annunzio, il quale lo introduce nella bella società romana e nei circoli artistico-letterari dei giovani talenti.
A 26 anni Guido Boggiani modifica radicalmente la propria esistenza: rinuncia ad un sicuro successo d’artista e si imbarca per il Sud America alla scoperta della tribù dei Caduvèi, spostando i suoi interessi artistici nel campo etnografico. Oltre a realizzare dipinti, durante questo viaggio egli produce una serie di schizzi a matita e china,
alcuni ritratti, sugli usi, costumi, attività degli indigeni, e scrive il testo della sua opera principale: Viaggi di un artista nell’America Meridionale: i Caduvèi. In una seconda spedizione realizzerà anche ritratti fotografici di Indios.
Nel 1901 Boggiani parte per il Chaco settentrionale, alla ricerca di una tribù sconosciuta. Ha appena compiuto 40 anni e da quel viaggio non farà più ritorno.